Ciao a tutti, mi chiamo Cristian e vivo in Vietnam da circa 9 mesi. Solamente da una decina di giorni ho comprato una SR400 del 2000 che adoro: serbatoio nero e bianco con due piccole strisce parallele argento e oro ai bordi del bianco; scarico, sella, manubrio, frecce, parafanghi, strumentazione, faro, portafaro tutti Payton Place. Il look è da cafè racer seppur un po' fighetta, con quel suo manubrio basso e largo ma non troppo e il quel sound (thum thum thum) favoloso. Mi rendo conto che questo è un forum per la XT ma spero concordiate che l'anima di queste moto sia pressoché la stessa. Io la considero come una bella ragazza, mi è entrata nel sangue,

! Solo che proprio ieri mi ha fatto i primi capricci ahah

al minimo tutto bene ma se accellero singhiozza e scoppietta quasi fino a spegnersi...fortunatamente sono riuscito (a 10 all'ora) a tornare a casa visto che restare in panne a Saigon in piena notte non è simpatico. Grazie al forum mi sono fatto due ipotesi sul problema: potrebbe essere il carburatore sporco oppure come è capitato a due di voi il condensatore da sostituire. Comunque sia io purtroppo sono imbranato con i motori per cui mi affiderò a un (spero bravo) meccanico vietnamita.
Qui andare in moto non è uno spasso come in Italia (siete fortunati); il traffico è da guinnes dei primati anche solo per il fatto di essere composto quasi unicamente da ciclomotori. Non esistono molte regole, ma le più importanti sono quelle del chi prima arriva bene alloggia, o la legge del più forte e a volte ci si sente in una bolgia infernale. Solo la sera gironzolare è più divertente e, a tratti, rilassante (se non altro qui è sempre estate). Le strade sono spesso sporche e piene di buche e gli spartitraffico sono fatti con paletti in acciaio cromato (bah!). Non si trova una bella curva nemmeno a pagarla oro. Quindi, avere la moto qui è alquanto inutile se non fosse per le emozioni e il look che sanno regalare. E poi ci sono le gite di medio e lungo raggio, quasi tutte su strade che sembrano fatte per farsi male, tranne quelle che vanno in montagna; superare gli ottanta (qui è il limite massimo extraurbano) dà, sempre e ovunque, la sensazione di essere dei pazzi spericolati.

Grazie a tutti per la possibilità di condividere la mia spero comprensibile malcelata esaltazione, a presto, Cristian