La giornata inizia bene...esco di casa, mi guardo intorno ed inizio a darmi i bacetti da solo...è tutto bianco, è brina ghiacciata! Ho fatto bene ieri sera a caricare la moto nel furgone, l'idea di prendere un bel pò di freddo proprio non mi andava, e quindi con tutta calma e al caldo arrivo a Torvajanica alle 10:30. Tempo 5 minuti e sono sulla litoranea in direzione Ostia, la strada è libera non c'è una macchina, il sole inizia a scaldarmi la schiena, il mare è una tavola e non c'è una nuvola...cosa chiedere di più?
Uno specchietto!
Si lo so...leggi.
Il motore gira tondo con un filo di gas, il rumore della marmitta a quella regime è praticamente un brusio, improvvisamente sento una vibrazione a sinistra guardo e non vedo nulla di strano, alzo lo sguardo appena in tempo per vedere lo specchietto che si stacca dal supporto e vola via, neanche mi sono fermato, ho proseguito come se nulla fosse, le probabilità di ritrovarlo integro erano pari a zero. L'arrivo alla rotonda di Ostia mi provoca un secondo brivido, procedo abbastanza spedito e nel percorrere un curvone che finisce nella rotonda vedo non uno, ma due posti di blocco dei vigili, sono almeno una decina e stanno fermando per effettuare i controlli. Chiudo il gas e mi avvicino, cerco di passare inosservato, operazione praticamente impossibile ma mi dice bene supero tutti e due le postazioni, arrivo e mi fermo al posto convenuto. Il primo a giungere è Paolo, poi Pino, Papito e infine Tommaso e Marco. Siamo tutti, si parte in direzione Anzio prima però dobbiamo ripassare davanti i Vigili, io sono in testa e se non fermano me non fermano nessuno...e cosi è!
Il Viaggio verso Anzio inizia non prima però di una sosta per un caffè...e siccome il posto era carino, invece di consumare al banco ci siamo seduti fuori e tra una chiacchiera e l'altra abbiamo giovato per circa una mezz'ora del tepore del sole in faccia...tanto che fretta abbiamo?
Terminata la pausa caffè il tragitto verso la meta riprende, strada facendo effettuiamo uno scambio vorticoso di moto tanto che quando risalgo sulla mia per qualche istante non mi ritrovo con la posizione di guida, ma basta qualche secondo e tutto torna ad essere familiare. Giunti ad Anzio decidiamo di mangiare un
barilotto, trattasi di una specie di calzone ripieno, io e Tommaso ci siamo divisi uno con indivia acciughe ed olive ed un'altro l'altro con calamari e gamberetti...una poesia!

Avevamo avuto anche una mezza idea di fare un salto a
Ponza ma quando abbiamo letto che la prossima partenza dell'aliscafo sarebbe stata in prossimità della Pasqua 2012 abbiamo rinunciato, per consolarci siamo andati a prendere un caffè a Nettuno, da li visto che qualche nuvola si affacciava all'orizzonte siamo tornati a Torvajanica, dove dopo qualche minuto di chiacchiere la mia moto è tornata nel furgone e gli altri hanno proseguito per Roma.
Un bel modo per finire il 2011
