Il direttore, un essere nato dall'accoppiamento di tre esseri primordiali, un Gl, un President e un Mastro, accolse i tre membri e li accompagò a visitare la struttura. L'ospedale aveva la forma di una piattaforma petrolifera, e sul terrazzo, legato con un lungo cavo a una struttura metallica centrale, il primo ricoverato, il Sig.Beppe, a cavallo di una xt dal serbatoio sproporzionato, girava sempre in tondo. Vicino all'ingresso c'era parcheggiato un furgone, e nella cabina, c'era un paziente che aveva una larga maglietta con su scritto 115x180 che non voleva uscire, e ripeteva ossessionato: "Ho visto un xt con la minigonna che mangiava la genovese di pesce...". Accanto al furgone, una in una stanza ci sono due malati che smontavano e rimontavano una xt500 e una 400, e si lanciavano addosso carburatori, valvole e lampadine a 6 volt. Il primo, Ame, urlava all'altro: "Sei vecchio e secchione, rinnovati!" , e l'altro, Pisolo, gli rispondeva "Giovinastro impertinente!", e tutti e due terminarono con un sonoro Grunf, anche se Daniele non era d'accordo. Nella stanza adiacente due ricoverati, Claudio e Biagio, cuocevano uova strapazzate sulla testata bollente di una xt e salsicce di maiale di Ischia nella marmitta, e un terzo, Sebastiano, li tempestava di cozze gratinate al limone.
Alla fine di un lungo corridoio sulle cui pareti sono appese le fotografie dei nove raduni nazionali, c'era un ampio salone. In un angolo, un tipo di nome Dumbut cercava disperatamente di far acquistare xt di tutti i tipi ai tre della commissione; nell'altro angolo, un rasta che rispondeva al nome di Roots ascoltava a tutto volume "positive vibration", e riempiva la stanza di un odore pungente che si espandeva da un gigantesco spinellone che teneva al lato destro della bocca. In preda a allucinazioni, urlava: "Sono io Robert Nesta Marley!" a un microfono col filo spezzato.
Dietro una porta blindata, c'era un'altra stanza con le pareti piene di kickstarter appesi, e al centro, un tipastro di nome Skika, completamente nudo, urlava: "date un calcio al mondo, date un calcio al mondo!"
In alto, da una piccola stanzetta ricavata da una vecchia piccionaia, si affacciarono quattro tipi, Stefano, Exidor, Manlio e Sciotatore, cantando a squarciagola "O mia bela madunina...". Di fronte, da un'altra stanzetta, anche questa ex piccionaia, misero fuori la testa altri quattro tipastri che cominciarono a stonare "La porti un bacione a Firenze..."; erano Claudio, Barda, Sauro Tibo e Alex, che però è di Pisa, e non era troppo d'accordo.
Tornati al corridoio, i tre notarono una porticina, e vollero entrarvi. Nonostante le proteste del direttore, superarono con diffcoltà l'uscio e vi trovarono un uomo disteso per terra. "Chi è quello?", chiesero. "Si chiama Paolo Pabli, e sta ancora smaltendo una sborniasotto terribile".
Una volta tornati al corridoio, i membri chiesero al direttore di dare uno sguardo al garage. "Ma non ci sono garages, qui", rispose il capomatti. "No, sappiamo che c'è. Siamo qui per questo!" E così il direttore fu costretto ad accompagnarli.
In un garage buio e umido, pieno di pipistrelli e di galline, c'era una Porsche coperta di escrementi, e in fondo alla parete più lontana, un uomo piangente "nooooo.... nooooo.....", si disperava.
"Chi è quello?" chiese un membro della commissione. "Beh, quello è Mimimemegna; non era matto, faceva l'uomo delle pulizie, ma da quando ha trovato quest'auto abbandonata in queste condizioni, non vuole uscire più. E' qui da dodici anni".
La puzza di guano costrinse il gruppo a uscire velocemente all'aperto, e nal giardino trovarono un paziente dall'aria Trionfale, immobile, la faccia e le braccia rivolte al nord, che biasciacava freneticamente qualcosa di intelligibile. Un membro si avvicinò e percepì solo una frase. Il matto diceva: "le migliori sono lì, in Austria, ma la burocrazia zia zia... le migliori sono lì ih ih ih..." e piangeva a dirotto.
A questo punto, la commissione guardò il direttore, i tre lo fissarono sprucidi, e infine si tolsero la giacca, ridendo a crepapelle. Il triplodirettore divenne verde: la commissione indossava una maglietta che riproduceva una Honda xr500.
Fu allora che avvenne il miracolo: tutti i pazienti dell'ospedale finalmente si trovarono d'accordo, si riunirono davanti ai tre e cominciarono a riempirli di kickstarters in culo, finchè i tre disgraziati scomparvero all'orizzonte.
Fu un evento memorabile, si era formato un club.
Cià

Ciiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiik