Ore 6: arriva la telefonata che mi annuncia che sarò da solo nel percorso Firenze – Motosburnisot 2010 motoraduno nei pressi di una ridente cittadina: Fiorenzuola d’Arda (a dire il vero ha smesso di ridere dopo che un certo fantomatico Paolopabli e la Banda del Bulgaro hanno incominciato ad infestare la zona con interminabili scorribande motociclistiche…); i miei amici mi hanno abbandonato, così, con un po’ di delusione, ma tanta voglia di esserci comunque, parto in auto dopo aver messo nel bagagliaio tuta, sottocasco, guanti, e casco compreso… “non si sa mai” (penso tra me e me) “potrei trovare un passaggio su una delle mitiche alla faccia del maldischiena che mi tormenta da una settimana.
Il tanto temuto maltempo per ora si riduce a nuvoloni e qualche raffica di vento. Mi unisco agli amici della “colonna toscana” passata l’uscita di Carrara e così, assieme al Claudio, al Buba, al Baba, a Teo e suo figlio Alessandro, usciti a Pontremoli, affrontiamo l’attraversata dell’Appennino.
Dopo qualche decina di km al Teo (come te ‘sulla via del sale’, Manuel?) parte l’anteriore della moto con conseguente ricca scivolata sull’asfalto ancora viscido per le piogge dei giorni precedenti. Qui scatta efficiente come sempre, l’assistenza tecnica da parte di Buba, mentre gli altri sono attorno al Teo e ad Ale che per fortuna non si sono fatti male a parte qualche “forellino” sulle tute per l’abrasione dell’asfalto; la mitica del Teo ci rassicura con il suo delizioso borbottio e così riprendiamo il cammino, non prima di avere battezzato quel tratto di strada “Curva Teo”
Per una ventina di km troviamo anche pioggia (quella fine fine che rompe le scatole) ed un po’ di nebbia.. io rallento perché (anche se guido) incomincio a soffrire il mal di auto, ma alla fine raggiungo il Mathis dove ci sono già molte xt500 parcheggiate in bella mostra di se. Ritrovo gli amici di sempre e faccio anche nuove conoscenze. Mi dicono che mi sono perso il momento della consegna a Sarah della XT500 che babbo e zio Gianluca le hanno regalato; “La cerimonia è stata toccante e Paolopabli ha ‘benedetto’ il momento con una spruzzata di birra sul drappo che ricopriva la moto prima della consegna ” mi informa il Claudio. Non mi resta che ammirare la yamaha di Sarah così abilmente restaurata e personalizzata.
Al tavolo dell’iscrizione ritrovo i volti simpatici di anno scorso e qualche viso nuovo. Poi c’è “lo spuntino” ed io mi abbuffo di squisite cibarie e di vino (tanto sono senza moto). Guardo con una punta d'invidia le XT partire per il giro stradale del pomeriggio, mentre cinque o sei temerari, tra i quali lo Sciotatore ed il Bulgaro, scelgono il percorso fuori strada… Io mi aggrego a Lucrezia ed Alessio che vanno ad approntare, a bordo di un vecchio macinino -una balilla furgonata giardinetta di incredibile bellezza e fascino- un punto di ristoro “volante” per una “frugale” merendina dei riders. Collaboro con il simpatico duo all’approntamento del campo base e poi ci prendiamo un piccolo…anticipo sia di foto che di cibarie.
Incredibilmente i due gruppi arrivano all’unisono (attirati dal buon profumo e dalla fame) nello spiazzo adibito a cucina volante e tra birra, focaccette fatte lì per lì, fette di buon salame, schegge di parmigiano e spettacolose salite su ripide erte di basse collinette dei soliti pazzerelloni (e non c’era il Corsaro..), arriva l’ora del ritorno a Fiorenzuola.
Appena arrivati cerchiamo posto nelle accoglienti camere (senza porte!!!!) del Mathis: idea geniale Bulgaro, così tutti hanno potuto condividere le abili acrobazie russatorie (nonostante i tappi nelle orecchie) del sottoscritto (a detta di Davide) e del Presidente e dello Skika e di tanti altri ancora. La prossima volta dormi con noi caro Baffone d’un Bulgaro…
Poi cena nel piazzale dell’albergo con tutte le XT schierate lungo il muro, e musica fino a mezzanotte. Al mio tavolo compagnia favolosa con Iosi che praticamente mi ha adottato (servito e riverito) con suo marito e “cavallo pazzo” alias “infradito” dell’anno scorso alla Galopeira… ed altri amici conosciuti nell’occasione.
Passata la mezzanotte, i vecchietti come me sono andati a russare
, pardon, a dormire mentre gli altri sono rimasti a bere e per la spaghettata delle 4 – vero Skika?
Al mattino dopo una buona colazione, i saluti prima della partenza con promesse di rivederci alla prossima occasione. Grazie Paolopabli, grazie al Bulgaro ed alla sua Signora, grazie alle ragazze ed ai ragazzi dello staff (cibo, bevande, sono parse ancora più buone per le loro gentilezze e premure), insomma grazie a tutti per la bella festa…e alla prossima SBURNISOT.
Pierdome
Ps: le foto le mette gl