La mia risposta
Inviato: 20/01/2022, 22:50
In occasione delle ultime festività natalizie il neopresidente ha inviato a tutti gli ex-soci una lettera con tre domande al fine di capire le motivazioni della mancata reiscrizione.
Per quello che mi riguarda avevo considerato di esserci all'ultimo raduno nazionale nella campagna senese, il che avrebbe implicato la mia iscrizione nonostante la stagione motociclistica quasi al termine senonchè
Senonchè la partecipazione al raduno era esplicitamente condizionata al possesso di un determinato documento, il cui nome ogni italiano dovrebbe conoscere e che perciò mi rifiuto di scriverlo tal quale.
Comprendo bene come il neopresidente sia assorbito da tanti impegni, affaccendato in mille faccende col telefono che ribolle di chiamate e notifiche di messaggi; una situazione che potrebbe lasciare poco tempo a certe riflessioni sull'incredibile, distopico contesto attuale, ma è pure vero che la moto senza l'uomo che la cura e guida ha la stessa valenza di un soprammobile.
La voglia di fare e organizzare del neopresidente è fondamentale, così come è altrettanto fondamentale fare da riferimento di tutti gli iscritti al motoclub e senza alcun tipo di discriminazione.
Nell'istante stesso in cui anche un solo iscritto venga escluso dalle attività sociali in base ad un qualsiasi criterio, lì il motoclub non ha più ragione di esistere.
Al neopresidente - ed a tutti coloro che la pensano come lui - consiglio la lettura dell'articolo in allegato.
Le riflessioni e considerazioni che ne potranno scaturire faranno da risposta ai suoi quesiti.
Per quello che mi riguarda avevo considerato di esserci all'ultimo raduno nazionale nella campagna senese, il che avrebbe implicato la mia iscrizione nonostante la stagione motociclistica quasi al termine senonchè
Senonchè la partecipazione al raduno era esplicitamente condizionata al possesso di un determinato documento, il cui nome ogni italiano dovrebbe conoscere e che perciò mi rifiuto di scriverlo tal quale.
Comprendo bene come il neopresidente sia assorbito da tanti impegni, affaccendato in mille faccende col telefono che ribolle di chiamate e notifiche di messaggi; una situazione che potrebbe lasciare poco tempo a certe riflessioni sull'incredibile, distopico contesto attuale, ma è pure vero che la moto senza l'uomo che la cura e guida ha la stessa valenza di un soprammobile.
La voglia di fare e organizzare del neopresidente è fondamentale, così come è altrettanto fondamentale fare da riferimento di tutti gli iscritti al motoclub e senza alcun tipo di discriminazione.
Nell'istante stesso in cui anche un solo iscritto venga escluso dalle attività sociali in base ad un qualsiasi criterio, lì il motoclub non ha più ragione di esistere.
Al neopresidente - ed a tutti coloro che la pensano come lui - consiglio la lettura dell'articolo in allegato.
Le riflessioni e considerazioni che ne potranno scaturire faranno da risposta ai suoi quesiti.