Chi mi aiuta?
Inviato: 04/09/2010, 0:34
...a fa che? ...la domanda è lecita ma al momento non so dare una risposta esaustiva.
Ma veniamo ai fatti: in un caldo venerdì di Agosto in compagnia di Vincenzo sono andato a vedere una XT che sapevo essere in vendita in provincia di Latina, la moto è in ottime condizioni, presenta piccoli particolari da rivedere, ma nulla di particolarmente difficile da sistemare. Il proprietario, Enzo, oltre ad essere una splendida persona è uno appassionato, ha quattro moto e ha deciso di venderne una. La richiesta economica è di 2.500 euro. Intrattabili.
Sapendo che c'è un socio in cerca della sua XT lo contatto, gli invio delle foto e il numero del cellulare di Enzo, ma per una serie di circostanze il contatto non va in porto e la moto torna "libera", giro l'informazione ad un'altro socio che mi risponde "...la prende un mio amico" breve giro di telefonate con relativi fax con documenti e oggi alle 14,00 si parte da Roma per andare a prenderla. Nel furgone siamo io, Marco e Pino, il prossimo proprietario. Arrivati a Sperlonga veniamo accolti da un Enzo leggermente diverso da quello incontrato ad Agosto, c'è qualcosa che non va...mi accorgo che è triste...malinconico...dopo le presentazioni ci porta al cospetto della moto: l'ha lavata, lucidata e coperto un piccolo taglio presente sulla sella.
Pino la guarda ammirato, Marco commenta ad alta voce "a Pi ...mazza che c@@o che c'hai!"
Mi prendo l'onere di accenderla e parte al primo colpo, bene.
Non c'è una una seconda occasione per fare una buona prima impressione!
Si passa all'espletamento della parte burocratica: Enzo comunica a Pino che a breve gli arriverà via posta la pecetta da applicare si libretto con il gli estremi del nuovo proprietario, e gli mostra la revisione effettuata ieri. Arriva il momento di andare via. Enzo ci guarda e dice..."ragazzi...vi dispiace se la porto io al furgone? ah ieri ho fatto il pieno" e così dicendo svita il tappo e mostra il serbatoio strapieno. Sale sulla moto l'accende e in piedi sulle pedane fa un giro nel giardino di casa. Non è un semplice giro. E' un Addio, si ferma davanti il cancello, lo apriamo e ci precede verso il furgone.
Si vede che è commosso, parla che sembra un fiume in piena, ci racconta che altre volte erano andati per prenderla, ma NON era MAI andata in moto...è contento che sia finita tra le mani di chi l'apprezzerà e continuerà curarla come lui ha fatto, ci racconta di quella volta che di notte sotto la pioggia tra le montagne di Schio si spegneva ogni due Km, problema risolto con un gesto di stizza che colpendo e spostando una borsa da serbatoio ha liberato lo sfiato del serbatoio facendo finalmente entrare aria, di quella volta che...si ferma "Oh ragà! andate via per me è na' sofferenza...siamo stati insieme venti anni!"
La moto è già nel furgone, una stretta di mano e si gira e per tornare a casa, accendo il furgone e molto lentamente vado via, lo guardo andare verso il cancello senza mai girarsi, ma è come se lo vedessi: ha la faccia triste e gli occhi lucidi.
E arrivati a questo punto torno alla domanda;
Chi mi aiuta a capire come una moto può scatenare tali emozioni?
Ma veniamo ai fatti: in un caldo venerdì di Agosto in compagnia di Vincenzo sono andato a vedere una XT che sapevo essere in vendita in provincia di Latina, la moto è in ottime condizioni, presenta piccoli particolari da rivedere, ma nulla di particolarmente difficile da sistemare. Il proprietario, Enzo, oltre ad essere una splendida persona è uno appassionato, ha quattro moto e ha deciso di venderne una. La richiesta economica è di 2.500 euro. Intrattabili.
Sapendo che c'è un socio in cerca della sua XT lo contatto, gli invio delle foto e il numero del cellulare di Enzo, ma per una serie di circostanze il contatto non va in porto e la moto torna "libera", giro l'informazione ad un'altro socio che mi risponde "...la prende un mio amico" breve giro di telefonate con relativi fax con documenti e oggi alle 14,00 si parte da Roma per andare a prenderla. Nel furgone siamo io, Marco e Pino, il prossimo proprietario. Arrivati a Sperlonga veniamo accolti da un Enzo leggermente diverso da quello incontrato ad Agosto, c'è qualcosa che non va...mi accorgo che è triste...malinconico...dopo le presentazioni ci porta al cospetto della moto: l'ha lavata, lucidata e coperto un piccolo taglio presente sulla sella.
Pino la guarda ammirato, Marco commenta ad alta voce "a Pi ...mazza che c@@o che c'hai!"
Mi prendo l'onere di accenderla e parte al primo colpo, bene.
Non c'è una una seconda occasione per fare una buona prima impressione!
Si passa all'espletamento della parte burocratica: Enzo comunica a Pino che a breve gli arriverà via posta la pecetta da applicare si libretto con il gli estremi del nuovo proprietario, e gli mostra la revisione effettuata ieri. Arriva il momento di andare via. Enzo ci guarda e dice..."ragazzi...vi dispiace se la porto io al furgone? ah ieri ho fatto il pieno" e così dicendo svita il tappo e mostra il serbatoio strapieno. Sale sulla moto l'accende e in piedi sulle pedane fa un giro nel giardino di casa. Non è un semplice giro. E' un Addio, si ferma davanti il cancello, lo apriamo e ci precede verso il furgone.
Si vede che è commosso, parla che sembra un fiume in piena, ci racconta che altre volte erano andati per prenderla, ma NON era MAI andata in moto...è contento che sia finita tra le mani di chi l'apprezzerà e continuerà curarla come lui ha fatto, ci racconta di quella volta che di notte sotto la pioggia tra le montagne di Schio si spegneva ogni due Km, problema risolto con un gesto di stizza che colpendo e spostando una borsa da serbatoio ha liberato lo sfiato del serbatoio facendo finalmente entrare aria, di quella volta che...si ferma "Oh ragà! andate via per me è na' sofferenza...siamo stati insieme venti anni!"
La moto è già nel furgone, una stretta di mano e si gira e per tornare a casa, accendo il furgone e molto lentamente vado via, lo guardo andare verso il cancello senza mai girarsi, ma è come se lo vedessi: ha la faccia triste e gli occhi lucidi.
E arrivati a questo punto torno alla domanda;
Chi mi aiuta a capire come una moto può scatenare tali emozioni?