Per gli appassionati 76isti....
Inviato: 05/01/2010, 22:59
Dall'ultimo numero di Motolégende Gennaio 2010 ecco l'ennesimo articolo sulla nostra amata XT500:
qui si sviscera il perché del successo del "caro" primo modello anno 1976.
Dopo le foto ho tradotto per voi il trafiletto in calce all'ultima foto che parla di come era stato concepito il prototipo della XT500.....inizialmente più complicata di quello che poi fu deciso di fare sul modello di serie.
....e poi non dite che non vi voglio bene...
Beppe




UN PROTOTIPO TECNICO
Cimentandosi in un ritorno a delle moto più semplici mentre nello stesso tempo continua la folle corsa agli armamenti degli anni '70, Yamaha sorprende tutti quanti.
Eppure, c'è mancato poco, ma l'XT avrebbe potuto essere una moto ben più sofisticata.
Era questa la terza quattro tempi di Yamaha, e soltanto la seconda sviluppata totalmente dalla casa (in quanto la XS 650 era stata sviluppata in realtà dalla Toyota).
Gli ingegnieri avevano testato più configurazioni tra cui una distribuzione a catena con doppio albero a camme in testa e anche un raffreddamento ad olio della testata.
Per aumentare la rigidità della parte alta del motore delle colonnette collegavano la testa al carter motore.
Gli ingegnieri invece non cercarono di eliminare le vibrazioni con un sistema a bilancieri.
L'albero a gomiti era assemblato in tre parti, come sulla moto di serie, ma il piede di biella era montato su cuscinetti a rulli ingabbiati, mentre sulla moto di produzione
gira direttamente sull'asse del pistone.
L'XT, con queste soluzioni più sofisticate, avrebbe avuto lo stesso successo? Chi lo sa!
qui si sviscera il perché del successo del "caro" primo modello anno 1976.
Dopo le foto ho tradotto per voi il trafiletto in calce all'ultima foto che parla di come era stato concepito il prototipo della XT500.....inizialmente più complicata di quello che poi fu deciso di fare sul modello di serie.
....e poi non dite che non vi voglio bene...



Beppe

UN PROTOTIPO TECNICO
Cimentandosi in un ritorno a delle moto più semplici mentre nello stesso tempo continua la folle corsa agli armamenti degli anni '70, Yamaha sorprende tutti quanti.
Eppure, c'è mancato poco, ma l'XT avrebbe potuto essere una moto ben più sofisticata.
Era questa la terza quattro tempi di Yamaha, e soltanto la seconda sviluppata totalmente dalla casa (in quanto la XS 650 era stata sviluppata in realtà dalla Toyota).
Gli ingegnieri avevano testato più configurazioni tra cui una distribuzione a catena con doppio albero a camme in testa e anche un raffreddamento ad olio della testata.
Per aumentare la rigidità della parte alta del motore delle colonnette collegavano la testa al carter motore.
Gli ingegnieri invece non cercarono di eliminare le vibrazioni con un sistema a bilancieri.
L'albero a gomiti era assemblato in tre parti, come sulla moto di serie, ma il piede di biella era montato su cuscinetti a rulli ingabbiati, mentre sulla moto di produzione
gira direttamente sull'asse del pistone.
L'XT, con queste soluzioni più sofisticate, avrebbe avuto lo stesso successo? Chi lo sa!