Provata la BMW G450X
Inviato: 08/10/2008, 23:27
Ciao a tutti,
oggi nel pomeriggio ho aderito all'invito a provare la BMW G 450 X fattomi dalla concessionaria Power bike di Aulla.
Alle 16:00 sono arrivato all'agriturismo dove era stato allestito il percorso di prova, un gran bel posto, tipica casa colonica porticato con piscina di fronte, e percorso fuoristrada che dalla cima della collina dopo qualche centinaio di metri di fettucciato in piano, con curve molto strette, si butta a capofitto nel bosco, giu per una ripida discesa, poi una serie di curve e si risale in forte pendenza con diversi tornanti tra gli alberi, fino alla partenza/arrivo. Sembra una speciale da gara vera e propria!
Due moto stanno già girando molto forte, sono in mano a due bravi enduristi smanettoni locali, e appena l'amico G.P. mi passa il manubrio della terza moto, mi rendo conto che per salire mi ci vuole la scaletta! Per fortuna un pochino sia la forka che il mono cedono e riesco a toccare con un piede, allaccio il casco infilo i guanti controllo le protezioni varie, e quindi avvio il motore...
Già al minimo frulla bello su di giri, G.P. mi informa che quella che sto inforcando, è delle tre a disposizione per la prova, quella dotata del kit di potenziamento con ben 51 cavalli su poco più di 100 kg di moto!
Ora sono in ballo non posso più scendere e non ho scuse, anche perchè nonostante sono molti anni che non porto una enduro da gara, qui tutti mi hanno visto in azione con l'XT500 al Motogiro della Luna, e pensano che possa cavarmela anche con questa bestia! Infilo la prima e stacco la frizione... mamma come strappa! Seconda e apro.. il rettilineo di 100 metri diventa subito corto mentre la moto si intraversa, in basso ha molta cattiveria! infilo la terza e già scalo due marce per affrontare in prima la curva strettissima ma la prima è troppo! Mi rendo poi conto che una volta partiti la prima grazie al tiro del motore non la si usa praticamente mai.
Giù dalla discesa le forke tendono a cedere molto, e io debbo contrastare con le braccia e le gambe la tendenza a scivolare col corpo verso il manubrio, i freni sono ottimi e ben modulabili, le curve con appoggio, sono stupende da affrontare con questa ciclistica, ma basta qualche pietra per rendere instabile e inpreciso l'avantreno, forse la taratura delle forke andrebbe rivista, sono anche troppo rapide in ritorno, mentre il retrotreno col mono lavora molto bene, la trazione non manca mai, il fanghetto che trovo in fondo alla discesa è superato senza problemi (anche grazie al grip delle coperture tassellate). Su per la mulattiera in salita va da paura, al secondo giro prendo troppa confidenza troppo presto! In un tornantino veloce in salita apro in seconda e mi metto la moto per cappello! mi rialzo inforco la moto con difficoltà, perchè la pendenza è notevole e io non riesco a toccare a terra con i piedi, vedo G.P. che mi fotografa mentre mi rialzo e cerco di ripartire (il fetente ride!) intanto dietro di me arrivano e mi passano i due enduristi seri! Riparto... come strappa in prima! subito la seconda e via!
Tre giri e sono sfinito, che fatica alle braccia! e le gambe!(manca l'allenamento) Meno male che mi fermano perchè Michele il Boss, e gran manetta della Power Bike, vuol far provare il percorso al contrario, io volentieri cedo la moto ad un vero endurista e mi preparo a godermi lo spettacolo. Parte Michele e dopo a razzo la moto che ho appena lasciato all'altro endurista, questo sbaglia l' ingresso in curva e vola giù dalla collina! Tutti corriamo a gambe levate dietro di lui, la moto e il pilota sono 30 metri più in basso in un intreccio di rami e rovi vari, subito non risponde ai nostri "tutto bene?" "come stai?"si pensa al peggio, ma scesi (non senza difficoltà per la forte pendeza e il groviglio di piante) presso di lui, ci rendiamo conto che per fortuna ha solo qualche contusione e perde un pò di sangue dal naso, la moto invece subisce la rottura del radiatore con fuoriuscita del liquido di raffreddamento, riusciamo con una vera catena umana a riportare sulla collina moto e pilota.
Tutto finisce con una bella merenda a base di salumi e ottimo vinello locale, il malcapitato rifocillato ma ancora un poco intontito si riprende bene, io salutati gli amici, inforco il GS e mentre ripercorro la strada verso casa mi dico che se fossi venuto con l'XT magari tassellata avrei potuto confrontare il percorso, fatto con le due moto...ma posso sempre tornare e riprovare!
Ciao
Daniele
oggi nel pomeriggio ho aderito all'invito a provare la BMW G 450 X fattomi dalla concessionaria Power bike di Aulla.
Alle 16:00 sono arrivato all'agriturismo dove era stato allestito il percorso di prova, un gran bel posto, tipica casa colonica porticato con piscina di fronte, e percorso fuoristrada che dalla cima della collina dopo qualche centinaio di metri di fettucciato in piano, con curve molto strette, si butta a capofitto nel bosco, giu per una ripida discesa, poi una serie di curve e si risale in forte pendenza con diversi tornanti tra gli alberi, fino alla partenza/arrivo. Sembra una speciale da gara vera e propria!
Due moto stanno già girando molto forte, sono in mano a due bravi enduristi smanettoni locali, e appena l'amico G.P. mi passa il manubrio della terza moto, mi rendo conto che per salire mi ci vuole la scaletta! Per fortuna un pochino sia la forka che il mono cedono e riesco a toccare con un piede, allaccio il casco infilo i guanti controllo le protezioni varie, e quindi avvio il motore...
Già al minimo frulla bello su di giri, G.P. mi informa che quella che sto inforcando, è delle tre a disposizione per la prova, quella dotata del kit di potenziamento con ben 51 cavalli su poco più di 100 kg di moto!
Ora sono in ballo non posso più scendere e non ho scuse, anche perchè nonostante sono molti anni che non porto una enduro da gara, qui tutti mi hanno visto in azione con l'XT500 al Motogiro della Luna, e pensano che possa cavarmela anche con questa bestia! Infilo la prima e stacco la frizione... mamma come strappa! Seconda e apro.. il rettilineo di 100 metri diventa subito corto mentre la moto si intraversa, in basso ha molta cattiveria! infilo la terza e già scalo due marce per affrontare in prima la curva strettissima ma la prima è troppo! Mi rendo poi conto che una volta partiti la prima grazie al tiro del motore non la si usa praticamente mai.
Giù dalla discesa le forke tendono a cedere molto, e io debbo contrastare con le braccia e le gambe la tendenza a scivolare col corpo verso il manubrio, i freni sono ottimi e ben modulabili, le curve con appoggio, sono stupende da affrontare con questa ciclistica, ma basta qualche pietra per rendere instabile e inpreciso l'avantreno, forse la taratura delle forke andrebbe rivista, sono anche troppo rapide in ritorno, mentre il retrotreno col mono lavora molto bene, la trazione non manca mai, il fanghetto che trovo in fondo alla discesa è superato senza problemi (anche grazie al grip delle coperture tassellate). Su per la mulattiera in salita va da paura, al secondo giro prendo troppa confidenza troppo presto! In un tornantino veloce in salita apro in seconda e mi metto la moto per cappello! mi rialzo inforco la moto con difficoltà, perchè la pendenza è notevole e io non riesco a toccare a terra con i piedi, vedo G.P. che mi fotografa mentre mi rialzo e cerco di ripartire (il fetente ride!) intanto dietro di me arrivano e mi passano i due enduristi seri! Riparto... come strappa in prima! subito la seconda e via!
Tre giri e sono sfinito, che fatica alle braccia! e le gambe!(manca l'allenamento) Meno male che mi fermano perchè Michele il Boss, e gran manetta della Power Bike, vuol far provare il percorso al contrario, io volentieri cedo la moto ad un vero endurista e mi preparo a godermi lo spettacolo. Parte Michele e dopo a razzo la moto che ho appena lasciato all'altro endurista, questo sbaglia l' ingresso in curva e vola giù dalla collina! Tutti corriamo a gambe levate dietro di lui, la moto e il pilota sono 30 metri più in basso in un intreccio di rami e rovi vari, subito non risponde ai nostri "tutto bene?" "come stai?"si pensa al peggio, ma scesi (non senza difficoltà per la forte pendeza e il groviglio di piante) presso di lui, ci rendiamo conto che per fortuna ha solo qualche contusione e perde un pò di sangue dal naso, la moto invece subisce la rottura del radiatore con fuoriuscita del liquido di raffreddamento, riusciamo con una vera catena umana a riportare sulla collina moto e pilota.
Tutto finisce con una bella merenda a base di salumi e ottimo vinello locale, il malcapitato rifocillato ma ancora un poco intontito si riprende bene, io salutati gli amici, inforco il GS e mentre ripercorro la strada verso casa mi dico che se fossi venuto con l'XT magari tassellata avrei potuto confrontare il percorso, fatto con le due moto...ma posso sempre tornare e riprovare!
Ciao
Daniele