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i piccoli piaceri della vita

Inviato: 12/03/2008, 2:14
da ilcicca
Scriveva Philippe Delerm:
"La prima sorsata di birra è l'unica che conta. Le altre, sempre più lunghe, sempre più insignificanti, danno solo un appesantimento tiepido, un'abbondanza sprecata. L'ultima, forse, riacquista, con la delusione di finire, una parvenza di potere..."
e poi...
"E facile sgranare i piselli. Una pressione del pollice sulla costola del baccello e quello si apre, docile, offerto...
...passiamo la mano sulle palline sgranate che riempiono la ciotola. Sono morbide; tutte quelle rotondità contigue formano come un'acqua verde chiaro e ci meravigliamo di non trovarci con le mani bagnate".
e ancora...
"Quel fruscio leggero che frena e sfrega con un ronzio la ruota. Era tanto che non andavamo più in bicicletta tra il lusco e il brusco. E' passata una macchina strombazzando, allora abbiamo ritrovato un antico gesto: chinarsi all'indietro con la mano destra brancolante e spingere il tasto -a distanza dai raggi, naturalmente. Lieti di far scattare il docile assenso della bottiglietta di latte che si inclina verso la ruota. Il sottile fascio di luce gialla del faro che illumina la notte tutta blu. Ma è la musica che conta. Sembra che ci sia sempre stato quel leggero frr, frr rassicurante, diventiamo nostra centrale elettrica personale, a pedalate rotonde".
Ecco, sono i piccoli piaceri della vita...

Scrive ilCicca:
"Rimanere lì, seduti, lo sguardo che accarezza le cromature e passa sul nero più profondo. Una pennellata d'occhi segue le languide curve, insegue i riflessi d'argento, e ti emozioni nel sentire tuo quel mondo di metallo.
E poi ti alzi, ti avvicini, le tocchi il ventre: un dito abbassa una levetta ampia, la lascia sospesa e poi preme verso l'alto quel pomellino chiaro. Sei su di lei, innamorato come non mai. Accarezzi il suo fianco destro, giri quella leva sottile... ora dovrai domarla. Nell'amore ci vuole anche un po' di violenza. Ma anche lei lo vuole.
Scaraventa il pistone nel cilindro, fallo ora, forte, forte! E lei ripaga il tuo ardore. Urla di dolore e di piacere... finchè la mano tua ritorna alla levetta sospesa, e lasci al minimo il suo ruggire.
Ti siedi di nuovo, e torni a guardarla, ma ora anche a sentirla. Stai lì, sospeso tra ammirazione e desiderio di portarla su di giri. Vince l'ardore, vince la voglia di lei. Ed è di nuovo tua".

Oh, non so...
Sono tornato davvero tutto scemo, appresso a quella là.
Ma sono sicuro che mi capite...
ilCicca

Inviato: 12/03/2008, 9:24
da 115X180
...zzo, un poeta! :D

Fabrizio

Inviato: 12/03/2008, 14:21
da poderosaxt500
ti capiamo ti capiamo....ciao claudio.

Inviato: 12/03/2008, 15:20
da Pisolo
:D a corollario aggiungerei

...e a quegli attoniti quanto "comuni" motociclisti, amanti di tecnologiche manette e tute in pelle multicolore, con Pirandelliana saggezza sussurreremo

"Così è ...se vi pare" :wink:

Ciaoooooooooo!!

KICKSTARTER POWER :!: