Ma non era/sarebbe il contrarioBio2 ha scritto:un po di uvetta ma solo quella che si trova in Sicilia che è meno dolce di quella che si trova in continente

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Ma non era/sarebbe il contrarioBio2 ha scritto:un po di uvetta ma solo quella che si trova in Sicilia che è meno dolce di quella che si trova in continente
'a Bià, una ripassatina...Pisolo ha scritto:PRONTIilcicca ha scritto:Pisolo...
IL PESTO! Quello vero! (Zeffirino docet!)
Premessa: il pesto "vero" è decisamente quello alla genovese, in quanto quello ponentino si diversifica notevolmente
in entrambi i casi l'importante è, come dicevano i vecchi, di non violentare il basilico ulilizzando mezzelune, coltelli o tritatutto elettronici ...il basilico non va tagliato o macinato ma debitamente pestato sulle pareti di un mortaio in marmo, con idoneo pestino a testa tonda tassativamente in legno d'ulivo![]()
Ciò preposto, il pesto alla genovese è composto da basilico - aglio - sale - parmigiano reggiano e olio d'oliva e.v.; i quantitativi degli ingredienti sono personalizzabili, in ragione della preponderanza che si voglia o meno dare all'aglio. Indicativamente nel levante sono soliti uilizzare, per 400 gr. di pasta, circa 25 foglie tenere di basilico - 1 spicchio d'aglio ed un pizzico di sale da metter nel mortaio "sfacciando" il composto contro le pareti dello stesso (non pestandolo sul fondo!); 1 cucchiaio di parmigiano va gradatamente fatto assorbire dal composto. L'amalgama così ottenuta, verrà versata in una terrina e diluita con un 3/4 di bicchiere d'olio d'oliva e.v. (preferibilmente taggiasco), mescolando il tutto con cucchiaio in legno d'ulivo
Nel ponente, da circa una ventina d'anni, in ragione anche delle influenze provenienti dalla vicina Francia e piemonte, si è ridotta notevolmente la compresenza d'aglio sin quasi a scomparire dalla salsa (sta prendendo sempre più piede il cd. pesto senz'aglio); componente preponderante, dal savonese sino alla frontiera, sono i pinoli (tra 20 e 25), che vengono anch'essi "sfacciati" nel mortaio unitamente al basilico. Altra variabile "ad personam" è l'utilizzo, in contemporanea con il parmigiano, di un pò di pecorino grattuggiato.
Le classiche trenette possono poi esser guarnite da qlc patata e fagiolino verde bolliti, per ottimizzarne la digeribilità del piatto.
Un Pigato o Vermentino d'Albenga, sono a mio parere i migliori accostamenti bacchiani per tale portata.
Buon appetito
Puoi provare da qualche contrabbandiere di armi.Bio2 ha scritto:- dove lo piglio il mortaio?-)
Ciao Claudio,ilcicca ha scritto:...il 6 agosto, dovrei essere a Roma
Cik
'A prima che hai detto Fabri'......abbasta che ce riporti n'artro po' de ciambelline de Marino....poi me poi chiama' come te pare...115X180 ha scritto: Se io saluto con un " ...a brutto fijo de na mignotta!"
quanti traducono in "Guarda chi c'è, non sai quanto sono contento di vederti!"
e quanti mi risponderebbero dandomi del maleducato e dell'ignorante?
beppext ha scritto:...abbasta che ce riporti n'artro po' de ciambelline de Marino....poi me poi chiama' come te pare...
Un salutone a tutti![]()
Beppe