L'acquolina in bocca
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Lo sai che mi sarebbe piaciuto, ma stasera vado al Circeoilcicca ha scritto: Mi sa mi sa che domani Fabrizio viene a Napoli...
Cik
Fabrizio
XT 500 '81
Socio Nr 143 dal 2005
Socio Nr 143 dal 2005
Fabrì, ti abbiamo pensato flegrealmente tra laghetti vulcanici ed antri (noiantri), ma in particolar modo al momento della genovese di pesce .
Complimenti per il Circeo, credo sia molto bello, magari visto che è a metà strada alla prossima ci si può incontrare là. Biagio
Complimenti per il Circeo, credo sia molto bello, magari visto che è a metà strada alla prossima ci si può incontrare là. Biagio
Sebastià, tu sei un pazzo, ributtare le palamite in mare ?
Devi sapere che tra i tunnidi la palamita è quello che ha la carne più delicata ed è quello più digeribile, al contrario del tonno, alalunga o sgombro (quello si che lo ributterei in mare); il sauro (non conosco in italiano il nome) presenta due tipi, quello di profondità che è ottimo alla brace con spruzzata di olio e aceto e quello che vive più in superficie che è da buttare a mare .
la palamita, di peso circa un kg. la prossima volta sfilettala, prendi le due parti e le metti in teglia, con pomodorini schiacciati (o anche senza), peperoncino, capperi, olive, prezzemolo, vino, incartocciata con l' alluminio e via in forno medio per una mezzoretta + 1/4 d' ora senza alluminio per asciugare. in alternativa la tagli a fette e la friggi se non la mangi subito ci fai una scapece e la conservi per un po di giorni, sennò la bollisci (100 grammi di sale per kg.), la sfiletti , la metti un piatto fondo o similare ricoperto di olio e te la mangi entro una diecina di giorni, oppure dopo bollito (anche con pesci più grossi), la fai asciugare all' aria un giorno all' ombra ben ventilato (metti un panno perchè le mosche ti rovinano il tutto), metti nel barattolo copri di olio e dai una bollitura al barattolo di circa un oretta così mantieni per mesi, come quello che ti ho dato.
Oggi ho preso un' alalunga di una diecina di Kg. che metterò sott'olio in questi giorni.Biagio
Devi sapere che tra i tunnidi la palamita è quello che ha la carne più delicata ed è quello più digeribile, al contrario del tonno, alalunga o sgombro (quello si che lo ributterei in mare); il sauro (non conosco in italiano il nome) presenta due tipi, quello di profondità che è ottimo alla brace con spruzzata di olio e aceto e quello che vive più in superficie che è da buttare a mare .
la palamita, di peso circa un kg. la prossima volta sfilettala, prendi le due parti e le metti in teglia, con pomodorini schiacciati (o anche senza), peperoncino, capperi, olive, prezzemolo, vino, incartocciata con l' alluminio e via in forno medio per una mezzoretta + 1/4 d' ora senza alluminio per asciugare. in alternativa la tagli a fette e la friggi se non la mangi subito ci fai una scapece e la conservi per un po di giorni, sennò la bollisci (100 grammi di sale per kg.), la sfiletti , la metti un piatto fondo o similare ricoperto di olio e te la mangi entro una diecina di giorni, oppure dopo bollito (anche con pesci più grossi), la fai asciugare all' aria un giorno all' ombra ben ventilato (metti un panno perchè le mosche ti rovinano il tutto), metti nel barattolo copri di olio e dai una bollitura al barattolo di circa un oretta così mantieni per mesi, come quello che ti ho dato.
Oggi ho preso un' alalunga di una diecina di Kg. che metterò sott'olio in questi giorni.Biagio
...o passa ilcicca che si spazzola il tutto...Bio2 ha scritto:(metti un panno perchè le mosche ti rovinano il tutto)
...riguardo all'alalunga... c'e un miniraduno 2 alle porte! ih ih ihih ih
Cik(sottosottolio)
Socio n.330
Yamaha xt400 del 1982, "il puledrino cromato"
Yamaha xt400 del 1982, "il puledrino cromato"
già tutto imbarattolato e bollito oggi. magari appena ci vediamo....., se mi avanza....
(stanotte ho sognato un' alalunga che guidava la xt con un caschetto neomelodico, si destreggiava cumuli di barattoli di vetro e traffico di alici marinate in coda sulla tangenziale , ad un certo punto si è trovata nell' antro della sibilla marina che le ha dato il responso... non puoi scappare tre pescatori ti verranno a cercare e con le cipolle ti vorranno mangiare , no la genovese no disse l' alalunga , meglio in barattolo o alla pizzaiola voglio morire. Poi mi sono svegliato , significherà qualcosa?). Con molta demenzialità Biagio
(stanotte ho sognato un' alalunga che guidava la xt con un caschetto neomelodico, si destreggiava cumuli di barattoli di vetro e traffico di alici marinate in coda sulla tangenziale , ad un certo punto si è trovata nell' antro della sibilla marina che le ha dato il responso... non puoi scappare tre pescatori ti verranno a cercare e con le cipolle ti vorranno mangiare , no la genovese no disse l' alalunga , meglio in barattolo o alla pizzaiola voglio morire. Poi mi sono svegliato , significherà qualcosa?). Con molta demenzialità Biagio
Bià...
ieri sera ho aperto il barattolo del palamito, e ho posato tutti i pezzi e pezzoni al centro del piatto (un pezzettino alla moglie, che è parca), e poi tutt'intorno pomodorini di Pachino, duri duri. Poco sale, una spruzzata di origano dell'Epomeo e una pioggia di anelli di cipolla bianca. Per condire, ho usato l'olio del palamito. Il pane di Rescigno ha coperto la necessità di carboidrati.
Ho scolato una bottiglia di Greco del Sannio, non tutta... ho concesso all'Adriana un paio di bicchieri...
Devo dire eccezionale.
Leggero, saporito e gustato ancor di più perché regalato da un amico che l'ha fatto per il piacere di offrire qualcosa di sè.
Grazie, Bio.
Cik
ieri sera ho aperto il barattolo del palamito, e ho posato tutti i pezzi e pezzoni al centro del piatto (un pezzettino alla moglie, che è parca), e poi tutt'intorno pomodorini di Pachino, duri duri. Poco sale, una spruzzata di origano dell'Epomeo e una pioggia di anelli di cipolla bianca. Per condire, ho usato l'olio del palamito. Il pane di Rescigno ha coperto la necessità di carboidrati.
Ho scolato una bottiglia di Greco del Sannio, non tutta... ho concesso all'Adriana un paio di bicchieri...
Devo dire eccezionale.
Leggero, saporito e gustato ancor di più perché regalato da un amico che l'ha fatto per il piacere di offrire qualcosa di sè.
Grazie, Bio.
Cik
Socio n.330
Yamaha xt400 del 1982, "il puledrino cromato"
Yamaha xt400 del 1982, "il puledrino cromato"
proprio ieri sera con Anna la mia compagna, parlavamo di cosa preparare per oggi, evidenziandomi che c'era un pezzo di crudo in frigo da smaltire. Ha detto: preparo un fondo con due cipolline tagliate fini fini, ci butto un po di tocchettini di crudo, del peperoncino e un po di pomodorini, legando il tutto con una penna o zito corto ed una bella grattata di parmigiano. Ho risposto : allora fai una amatriciana con il prosciutto anzichè con il guanciale e col parmigiano anzichè il pecorino e la pasta corta anzichè i bucatini. Mi sono cmq. ritrovato daccordo con questo test e domani vi faccio sapere .
come al solito Anna mi cambia sempre il menù, infatti tornato a casa ho trovato un fragrante cous cous con spezzatino di maiale e verdure, ma questa è troppo lavorata per spiegarvela.
In sostituzione un'aperitivo con primizia di stagione , fiori di zucca.
preparare una pastella non troppo solida, abbastanza fluida , con acqua e farina lievitata, prendere i fiori di zucca, aprirli leggermente dall'alto, inserire una listella di provola, impastellate, friggete in olio di semi, mangiatele o se vi piace di più guardatele (anche l' occhio vuole la sua parte ).
In sostituzione un'aperitivo con primizia di stagione , fiori di zucca.
preparare una pastella non troppo solida, abbastanza fluida , con acqua e farina lievitata, prendere i fiori di zucca, aprirli leggermente dall'alto, inserire una listella di provola, impastellate, friggete in olio di semi, mangiatele o se vi piace di più guardatele (anche l' occhio vuole la sua parte ).
una cosa che ho mangiato in Francia , precisamente sur la Cote d' Azur.
Prendete un branzino (spigola, quelle di Orbetello vanno benissimo) da 1/2 Kg in su , la squamate, la sfilettate (cioè la tagliate a crudo trasversalmente e levate la lisca ), la deponete aperta con i filetti a vista dolcemente in una teglia su un fondo di olio ed un po di burro, condite con sale e semi di finocchietto ed infornate a forno caldo. A cottura ultimata passate dell' olextrave e più è di mare il pesce più sentirete il mare in bocca.
Prendete un branzino (spigola, quelle di Orbetello vanno benissimo) da 1/2 Kg in su , la squamate, la sfilettate (cioè la tagliate a crudo trasversalmente e levate la lisca ), la deponete aperta con i filetti a vista dolcemente in una teglia su un fondo di olio ed un po di burro, condite con sale e semi di finocchietto ed infornate a forno caldo. A cottura ultimata passate dell' olextrave e più è di mare il pesce più sentirete il mare in bocca.
restando in tema di pesce, vi consiglio di mangiarlo più al naturale possibile per esempio al sale . La salatura non è una cosa complicata, anzi è facilissima e non c'è bisogno di usare ad esempio l' albume od altro.
Condizione essenziale , un pesce di mare ma di mare mare (sarago, dentice, orata, spigola, fragolino, trigliona ma anche il cefalo o la più rara corvina).
Pulite il pesce, non squamatelo, prendete una teglia e preparate un letto adeguato di sale doppio , lo sistemate bene bene e lo ricoprite con del sale fino, non tantissimo, q.b. per far assorbire l' umidità della pelle bagnata .
Infornate a circa 160° x circa 20/30 minuti, non deve cuocere troppo perchè la carne deve mantenere l' umidità perchè se si asciuga è un peccato ed allo stesso modo non deve essere crudo , dipende dal forno e dalla grandezza del pesce . A cottura ultimata con un cucchiaio rimuovete il sale fino (che si sarà seccato), tirate sù l' animale pulendo dolcemente la parte sottostante dal sale doppio, mettetelo in un piatto adatto apritelo dalla pancia in modo da avere due metà uguali, levate la lisca centrale e quelle dorsali e caudali e con coltello e forchetta (o con le mani) levate le spine nella pancia. A questo punto se è un pesce di mare mare ve lo mangiate al naturale e se non vi piace questo gusto, oliate con extraver e spremete su un mezzo limone.
Condizione essenziale , un pesce di mare ma di mare mare (sarago, dentice, orata, spigola, fragolino, trigliona ma anche il cefalo o la più rara corvina).
Pulite il pesce, non squamatelo, prendete una teglia e preparate un letto adeguato di sale doppio , lo sistemate bene bene e lo ricoprite con del sale fino, non tantissimo, q.b. per far assorbire l' umidità della pelle bagnata .
Infornate a circa 160° x circa 20/30 minuti, non deve cuocere troppo perchè la carne deve mantenere l' umidità perchè se si asciuga è un peccato ed allo stesso modo non deve essere crudo , dipende dal forno e dalla grandezza del pesce . A cottura ultimata con un cucchiaio rimuovete il sale fino (che si sarà seccato), tirate sù l' animale pulendo dolcemente la parte sottostante dal sale doppio, mettetelo in un piatto adatto apritelo dalla pancia in modo da avere due metà uguali, levate la lisca centrale e quelle dorsali e caudali e con coltello e forchetta (o con le mani) levate le spine nella pancia. A questo punto se è un pesce di mare mare ve lo mangiate al naturale e se non vi piace questo gusto, oliate con extraver e spremete su un mezzo limone.
Ah Bià, c'arrivo sempre prima di cena!!!
e m'aspettava un' insalatona
e m'aspettava un' insalatona
XT 500 '81
Socio Nr 143 dal 2005
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vai con l' insalatona, la prossima volta prendi un pesce polposo da bollire (spigola, orata, merluzzo), lo pulisci con le mani e lo mischi con elexve e limone, con songino o rucola o romana ma anche con lattuga e vedrai che bella insalata di pesce
Ottima idea
XT 500 '81
Socio Nr 143 dal 2005
Socio Nr 143 dal 2005
faccio mie le parole di una canzone demenziale napoletana di qualche anno fa comm' ha fatto chillu là..." pure o' purpe scaurato nun' sa' scord' a' nnammurata", tradotto " neanche il polpo bollito dimentica la fidanzata, come ha fatto quell'altro ".
Questo per dire che a volte anche il modo in cui si presenta una pietanza ha la sua importanza per la goduria degli occhi (arabian docet).
Prendiamo l' insalata di polpo, in genere viene servita già tagliata e condita. Provate invece a prendere un polpo piccolo per persona ( 150 -200gr. ca.), bollitelo e presentatelo nel piatto così, intero, con un pò della sua acqua una passata di extrav. prezzemolo e limone a parte da premere , pepe bianco se v.p., in modo che lo potete gustare tagliandolo pezzo per pezzo. (per gentile concessione di uno dei tanti ristorantini sul porto di Pozzuoli che mi pare non esista più), non ho mai più visto un polpo lesso servito in quel modo, da nessun'altra parte . Biagio
Questo per dire che a volte anche il modo in cui si presenta una pietanza ha la sua importanza per la goduria degli occhi (arabian docet).
Prendiamo l' insalata di polpo, in genere viene servita già tagliata e condita. Provate invece a prendere un polpo piccolo per persona ( 150 -200gr. ca.), bollitelo e presentatelo nel piatto così, intero, con un pò della sua acqua una passata di extrav. prezzemolo e limone a parte da premere , pepe bianco se v.p., in modo che lo potete gustare tagliandolo pezzo per pezzo. (per gentile concessione di uno dei tanti ristorantini sul porto di Pozzuoli che mi pare non esista più), non ho mai più visto un polpo lesso servito in quel modo, da nessun'altra parte . Biagio
Prendere un gatto per la coda con la mano destra, tirarlo su con veemenza e lasciare che l'animale si pieghi di schiena spostandosi di lato continuamente, allungando le zampe, gli artigli affamati di pelle. Con la sinistra abbrancate un topo grosso, anche questo dalla coda, e tirarlo più volte verso l'alto. Per i primi due minuti tirate su il gatto quando abbassate il topo, e viceversa. Noterete che il gatto cercherà di abbrancare il topo con furore, dimentico di voi, e il topo, che comunque avete scelto grosso, utilizzerà tutte le forze per scappare dalla situazione in cui si trova. Dopo centoventi secondi, lanciate un fischio, e chiamate il vostro cane che intanto sta sonnecchiando in soggiorno. Il botolo subito scatterà per raggiungervi, e appena vedrà il gatto gli si lancerà contro. A questo punto lasciate il gatto e il topo e cercate di abbrancare il cane. Dopo esattamente tre minuti di continuo lottare tra artigli, zampe, code, sudore, urla, strepiti, morsi, graffiate, squittii, cadute, dolore alla schiena, codate, urti, rotolate e colpi di testa per terra, riuscirete a fermare il cane, e allora metterete il gatto in un'altra stanza e poserete il topo in uno scatolo.
Ora bevete un semplice bicchiere d'acqua. Vi sembrerà meravigliosa.
Ora bevete un semplice bicchiere d'acqua. Vi sembrerà meravigliosa.
Socio n.330
Yamaha xt400 del 1982, "il puledrino cromato"
Yamaha xt400 del 1982, "il puledrino cromato"
Chissà perchè, ma il solo legger di tutto sto movimento da giocoliere circense ...mi ha improvvisamente fatto venir una sete tremenda
Claudio,
c'è mancato poco che cadessi dalla sedia per le risate
Fabrizio
c'è mancato poco che cadessi dalla sedia per le risate
Fabrizio
XT 500 '81
Socio Nr 143 dal 2005
Socio Nr 143 dal 2005
ritornando all' argomento culinario devo dire che il raduno è stato per me fonte di nuovi sapori e contatti. La prima persona che ho conosciuto al Duca è stato il cuoco, quel signore coi baffi, chissà perchè ci siamo acchiappati subito. Gli ho fatto assaggiare l' ultima bottiglia di nocino fatto da me che avevo portato e che abbiamo gustato la prima sera ed il giorno dopo gli ho dato la ricetta ischitana perchè lui lo fa in un altro modo. purtroppo ne faccio 4 lt. all' anno e ce ne sarebbe voluta una damigiana per la sera del raduno.
I piatti proposti a cena erano molto buoni e saporiti, come è d' obbligo per la cucina emiliana, ma la cosa che mi ha sconvolto è stato il coniglio, tirato con l' aneto e l' aglio, di una delicatezza unica, non ho chiesto la ricetta ma lo farò nei prossimi giorni chiamando lo chef. Buonissima la crostata di ciliegie ed a momenti ci rimettevo il lavoro del dentista perchè ho beccato un nocciolo.
Oggi la dolce Anna mi ha fatto trovare spaghetti alla vongola scappata e quindi sono ritornato al mare. a questo proposito ecco una ricetta che ho gustato in un ristorante di Procida, spaghetti con alici (acciughe), che è possibile trovarle anche all' interno.
Preparate una padella con aglio, olio, peperoncino, pinoli e se volete un pò di ciuffi di aneto (pinoli ed aneto sono una mia variante), aggiungete le alici sfilettate e prive della spina , si scioglieranno e si spezzetteranno a contatto con la paletta in legno , ne conserverete qualcuna per cuocerla intera . Dieci minuti e dovrebbe essere pronto eventualmente aggiungete un po d' acqua o vino , saltate il tutto con uno spaghetto o spaghettino, a piatto pronto una leggera grattata di pecorino. Biagio
I piatti proposti a cena erano molto buoni e saporiti, come è d' obbligo per la cucina emiliana, ma la cosa che mi ha sconvolto è stato il coniglio, tirato con l' aneto e l' aglio, di una delicatezza unica, non ho chiesto la ricetta ma lo farò nei prossimi giorni chiamando lo chef. Buonissima la crostata di ciliegie ed a momenti ci rimettevo il lavoro del dentista perchè ho beccato un nocciolo.
Oggi la dolce Anna mi ha fatto trovare spaghetti alla vongola scappata e quindi sono ritornato al mare. a questo proposito ecco una ricetta che ho gustato in un ristorante di Procida, spaghetti con alici (acciughe), che è possibile trovarle anche all' interno.
Preparate una padella con aglio, olio, peperoncino, pinoli e se volete un pò di ciuffi di aneto (pinoli ed aneto sono una mia variante), aggiungete le alici sfilettate e prive della spina , si scioglieranno e si spezzetteranno a contatto con la paletta in legno , ne conserverete qualcuna per cuocerla intera . Dieci minuti e dovrebbe essere pronto eventualmente aggiungete un po d' acqua o vino , saltate il tutto con uno spaghetto o spaghettino, a piatto pronto una leggera grattata di pecorino. Biagio
Scherzavo ovviamenteBio2 ha scritto:ma nno, ho portato solo un po di nocino, il casatiello lo abbiamo aperto per tutti e mi dispiace se non l' hai assaggiato, spero di rifarmi alla prossima .
....in fondo non si dice che gli assenti han sempre torto?...non mi dovevo distrarre, ma seguire "la scia" del casatiello
Cià, Beppe
Socio n. 312 dal 2007